(GRAZIE GERRY)

Certe cose crescendo vengono dimenticate o ignorate. Eppure è proprio dai bambini che dovremmo imparare una importante lezione. Dalla luce dei loro occhi che brillano di curiosità.

Essa è una forza, un meccanismo innato dell'uomo, che da un "Perché?", dalla più semplice delle domande, porta a fantasticare e a viaggiare con la mente, cercando le risposte più incredibili. Anche a partire da fenomeni apparentemente semplici e banali.

Scienziati, artisti, filosofi. Personaggi che siamo abituati a vedere con toni austeri e lontani dalla realtà, ma che proprio dalla curiosità si sono fatti muovere per entrare nella storia dell'uomo.

Tornando bambini. Sì, anche facendo la linguaccia.

E quale fenomeno più comune di una luce che splende? Un faro che illumina un porto. Una stella che brilla. Un fuoco che riscalda e rischiara l'ambiente circostante. Un'idea, una lampadina che si accende. 

La luce, nelle sue forme e declinazioni più disparate, è stata sempre oggetto di interrogativi e studi da parte dell'uomo, in ambito storico, filosofico, letterario ma soprattutto fisico e scientifico. Io stesso ho provato ad associare la parola a termini e significati differenti. Un simpatico esercizio che mi ha dato spunti interessanti per il mio percorso qui illustrato, nel quale ho cercato per quanto possibile di metterci tanto di me e delle mie passioni.

Un viaggio fuori dalla platonica caverna, attraverso il tempo, alla scoperta di idee, scoperte e pensieri. Con la luce negli occhi, che brillano d'entusiasmo.