LA (MOLTEPLICE) CRISI DEL'IO IN RON ARTEST

La verità è un nobile esercito di metafore, metonomie, antropoformismo [...] è una convenzione tra parlanti


Personaggi (è giusto chiamarli così) dal vissuto particolare nella storia della NBA ce ne sono stati tanti. Uno di quelli la cui psiche e il pensiero sarebbero degni di un attento studio è sicuramente Ron Artest, che di nomi con cui farsi chiamare ne avrebbe parecchi.

Nella sua vita al di fuori del campo, dove già era facilmente riconoscibile, il nostro protagonista ha infatti cambiato 4 identità diverse, cercando a suo modo di evidenziare problematiche sociali o personali. Ron Artest è un esempio vivente delle filosofia di Nietzsche. In "Al di là del bene e del male" il filosofo tedesco ci introduce al suo pensiero spiegandoci la "crisi dell'io".


Per certi aspetti questa parte del pensiero nietzschiano è concorde alla lanterninosofia pirandelliana. Nietzsche si addentra però in una spiegazione più varia, non limitandosi alle luci come filtro della realtà. 

...così il più orgoglioso degli uomini, il filosofo, crede che tutto l'universo sia rivolto al suo agire e al suo pensare

Queste parole introducono al ruolo di coscienza e verità nel mondo, rifacendosi a Kant e Schopenhauer che avevano intuito che il mondo fosse una produzione dell'io, del soggetto, del lanternino che ciascuno porta. Non esistono fatti, ma solo interpretazioni, basate sulla volontà e la passione, prospettive differenti della realtà non valutabili dall'oggettività.

"Prospettiva" è la parola chiave che differenzia quanto affermato Nietzsche dal relativismo che la filosofia ci aveva già presentato con Gorgia o con Leibniz, dove ogni posizione è equivalente. La conoscenza infatti è valutare: attraverso i valori si giudica la verità. Il cerchio tracciato da Nietzsche si chiuderà in "Così parlò Zarathustra".

Con il concetto di Oltreuomo (che differisce sia dal Superuomo dannunziano che, soprattutto, dall' Übermensch nazista) si intuisce come questo sia legislatore del mondo. Esso compie una trasvalutazione dei valori, li concepisce in maniera differente, "prende una decisione suprema su se stesso". Spegne un lanternino, accende un lanternone. Rispetto all'uomo comune, l'Oltreuomo ha un'importanza superiore.

Ecco spiegata dunque la crisi dell'io: l'interpretazione degli eventi che ciascuno dà non è la verità assoluta. Il soggetto inizia a negare quanto ha intorno, inizia a riflettere ed entra in crisi perché è costretto a rivalutare la sua vita. 


Artest quindi non era un pazzo. Con ogni versione di sé, tentava di ergersi a superuomo per esprimere una versione della realtà riconoscibile nella realtà. Genio e sregolatezza al potere. 

(Ron Artest, l'Oltreuomo)
(Ron Artest, l'Oltreuomo)

Questo ritratto di Nietzsche è stato realizzato da Edvard Munch, celebre per il quadro "L'Urlo", uno dei principali artisti espressionisti (attivi tra fine '800 e inizio '900)Il termine indica un'arte di genere soggettivo, che non si propone la rappresentazione del mondo esterno, ma l' "espressione" di stati d'animo e sentimenti dell'autore.

Michele Papagni
Esami di Stato 2021
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